Centro Culturale d’Arte LA CANONICA
Novara2016

La necessità di recuperare un passato folto di memorie e di sogni mi ha quasi imposto di delineare, in una rassegna iconografica, un itinerario personale .

Come i pupari, ho voluto raccontare, con la stessa semplicità con cui si “cuntava” una volta,  lo stupore della vita, la meraviglia delle storie, l’ostinata ricerca della felicità, il desiderio, forse inconscio, che è in ciascuno di noi, di diventare, almeno per qualche istante, “furiosi”, come l’Orlando nel poema dell’Ariosto dove,  in un caleidoscopico mutarsi della scena, episodi tragici e ed eroici si intrecciano in trame favolose; la presenza di oggetti magici,  castelli incantati e cavalli alati sovvertono il casuale susseguirsi combinatorio degli eventi, ci offrono un’insistita proposta di meraviglioso che fa apparire vero il fantastico e viceversa.


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Si è inaugurata a Novara il 30 Gennaio presso il circolo culturale d’arte LA CANONICA la mostra personale del pittore SILVIO FAZIO dal titolo “LA MEMORIA,LA FAVOLA,IL CUNTO

Alla presenza di un foltissimo pubblico l’assessore Turchelli ha sottolineato l’importanza della cultura in una città come Novara e come questa mostra ha rappresentato un momento di arricchimento e di novità.

Infatti la mostra racconta con colori accesi e brillanti la storia dei PUPI SICILIANI.

L’Opera dei Pupi ha espresso, nei secoli, in modo splendente, lo spirito epico e una visione etica e poetica del mondo, in cui mito e storia si fondono, il folklore diviene cultura, proponendo eventi umani ripetibili, una realtà ricca di affetti, conflitti, sentimenti modificabili nella forma ma immutabili nella sostanza.

Il puparo racconta con tono umile e drammaticamente partecipe, e dona così la capacità di penetrare in un mondo di meraviglie, con lo stesso stupore e sperdimento con cui i bambini, ad occhi sgranati, vivono una favola, i cui protagonisti, rivestiti di abiti sfarzosi, di raso e broccato, di spade, elmi e corazze lucenti combattono le loro piccole e grandi battaglie per ideali assoluti come l’amore, la religione, la fedeltà, l’onore.

È una favola siciliana, perché in Sicilia si è radicata questa forma di arte e cultura, proclamata nel 2001 dall’Unesco Patrimonio immateriale dell’umanità, nostalgica rievocazione di un tempo sospeso tra sogno e realtà, metafora stessa della vita in cui la ricerca della felicità fa sì che non ci sentiamo agiti, attratti, senza possibilità di opporci, in un vortice di nulla. E nel teatro dei pupi non soltanto è raccontata la chanson de geste, ma anche storie bellissime come quella di Maria D’Avalos, Guerin Meschino, Aladino e altre ancora.

Questa necessità interiore di recuperare un passato folto di memorie e di sogni ha quasi imposto al pittore SILVIO FAZIO di delineare in una rassegna iconografica un itinerario personale e, come i pupari, ha voluto raccontare, con la stessa semplicità con cui si cuntava una volta, lo stupore della vita, la meraviglia delle storie, l’ostinata ricerca della felicità, il desiderio, forse inconscio, che è in ciascuno di noi, di diventare, almeno per qualche istante, furiosi, come l’Orlando.


La Canonica
NEWS marzo 2016 Nr. 14
I l 2016 ha inizio in Canonica con una mostra suggestiva, ispirata dalla stagione più fredda dell’anno dal titolo “IL FASCINO DELL’INVERNO”. Le opere esposte esprimono la capacità, da parte degli artisti, di trasformare la realtà in una visione lirica e poetica.
Alcune brevi annotazioni sulla mostra: L’opera di Galassi narra di un pettirosso che, infreddolito ma fiducioso, attende pazientemente l’arrivo della primavera.
Luci rossastre illuminano un gelido specchio d’acqua, velato di malinconia, di Zanellato. Nel paesaggio invernale di Trillini, il contrasto tra l’oscurità degli alberi e il candore della neve, ha un notevole potere magnetico. Luci e ombre nei toni del blu più intenso di Rimola si trasformano in un’opera essenziale, dove niente è superfluo, nella pura espressione del bello. L’opera di Asatiani si esprime con il gesto e la materia, creando un’immagine significativa dell’informale; il movimento orizzontale della spatola rende il dipinto immediato e spontaneo, libero da convenzioni e schemi precostituiti.
L’opera naif di Amore offre un’immagine di pura fantasia che induce a staccare i piedi da terra per respirare e sognare, contrastando il mondo attuale che ci circonda e che tutti vorremmo meno violato e degradato. Alla mostra ha partecipato Laura Colombo, artista di Vercelli.
L’artista elabora preziosi soggetti in porcellana in maniera personalissima, utilizzando raffinatissime sfumature cromatiche, arricchite da splendenti toni lucenti e opachi, impreziositi da applicazioni di platino ed oro. Queste opere sono frutto di preparazione tecnica, sperimentazione e ricerca assidua, svelando come la porcellana possa essere rinnovata continuamente nelle forme, nei colori e nella sostanza.
I l 30 gennaio ha avuto inizio la mostra: ”SILVIO FAZIO – La Memoria, la Favola ed il Cunto. – Un viaggio tra colori, tratti, pensieri”. La retrospettiva di Fazio è il frutto di una passione profonda e irresistibile che l’ha spinto a rappresentare, con la magia delle sue immagini, la storia dei pupipaladini. Guardando le opere, si ha l’impressione di entrare abusivamente in un sogno. Un sogno irreale e concreto allo stesso tempo, popolato di figure coloratissime e scenografiche che ci prendono per mano e ci conducono, con energia e determinazione, in un mondo fantastico e assai speciale. In questo fantastico viaggio abbiamo conosciuto: Orlando, dallo sguardo sicuro e penetrante con il suo fedele cavallo Brigliadoro, la soave Angelica, Rinaldo principe di Montalbano, ritratto con due cavalieri armati, Ruggiero e Melissa, Rodomonte, la mitica figura di Aladino, i guerrieri mori, minacciosi ed inquietanti. Astolfo e l’Ippogrifo nel loro fantastico viaggio sulla luna, Bradamante dal bianco pennacchio e molti altri mitici personaggi. Nella mostra inoltre due grandissimi pannelli raffiguranti “La Foresta” e “I l Palazzo incantato di Atlante”. Nella “ Foresta” i personaggi si aggirano in cerca dei loro sogni e della donna amata, incontrandosi, combattendo, accompagnati dalla paura, ma anche dalla speranza. Nel “Palazzo Incantato”, una ragnatela di sogni e desideri, ove il coraggio accompagna sempre le gesta dei protagonisti. Attraverso le immagini di questi personaggi, è stata concessa a tutti noi la possibilità di compiere un viaggio, tra realtà e fantasia, che ci ha fatto entrare nel mondo interiore di Silvio.